Oggi è stata dichiarata la Pandemia. Suona come una tragedia, ma in realtà è una buona notizia. Significa che tutto il mondo si sta rendendo conto di quello che noi sappiamo già da due settimane anche se qualcuno ANCORA (!) non se ne fa una ragione. E quindi ora siamo di più, non possiamo che vincere noi.
La presa di coscienza globale dell'entità di sta gran rottura di balle è il passo più difficile da fare, ma anche il più importante. Una volta fatto questo non ci resta che stare a casa. Facile.
Per il resto, tutto bene. La tachicardia aumenta, ma con le battute degli amici in rete la tensione diminuisce. Il profumo del bucato ormai inebria tutta casa, ma i panni sporchi stanno per finire e a meno che non facciamo tre cambi d'abito al giorno tipo vallette a Sanremo, presto non avremo più nulla da lavare. Ma ci penseremo a tempo debito.
E' un tempo sospeso questo che stiamo vivendo, una cosa che per quanto fai finta di essere lucido non ci puoi credere. Però va beh, almeno non piove.
E' importante vedere il lato positivo. Per esempio c'è un clima di super bontà che manco se si decidesse di festeggiare Natale, Capodanno e Pasqua insieme vedremmo mai.
Bambini che disegnano, cantano, fanno i compiti da soli. E adulti che si commuovono per qualsiasi cosa faccia un bambino rinchiuso in casa.
E poi, vogliamo parlare del clima? Pensiamo all'ozono. Capite quanto gli farà bene all'ozono questa storia? Magari quando sarà finita sta storia quel buco sarà diventato talmente piccolo che d'estate servirà l'abbronzante invece della crema protettiva.
Resterei qui a sparare cavolate fino a domani per sdrammatizzare, ma vado a cucinare che se si fa tardi poi ci sballano gli orari e dice che non fa bene. Se ci si lascia andare poi si inizia a scambiare il giorno con la notte e quando si potrà finalmente uscire di nuovo noi dormiremo.
Vado allora eh. Ciao, non so se l'ho già detto ma state a casa, mi raccomando.