L'isolamento inizia ad essere uno stato mentale oltre che fisico e coercitivo. Ci pensavo proprio oggi a questo mutamento che ci sta accompagnando verso la fase due. E mentre ero lì, in terrazzo, a riflettere, dalla finestra del piano di sopra mi ha raggiunto la voce roca della signora che abita sopra di noi.
“Stanno tutti fuori! Non hai capito, so' usciti tutti!” diceva la signora parlando al telefono con non so chi.
Il tono di voce era tra lo stupito e l'arrabbiato; stava cercando di far capire al suo interlocutore che ormai la gente non ce la fa più a rispettare la norma e si sta inventando qualunque cosa per evadere.
Spiegava che neanche i controlli sono più quelli di una settimana fa, che ormai ognuno è libero di fare come vuole e si chiedeva se quelli che restano davvero a casa, come da decreto attualmente ancora in vigore (fino a prova contraria) non fossero “più scemi degli altri”.
Lei in effetti sta sempre a casa, esce solo a fare la spesa, è un'integralista, più o meno come noi.
Si fa certe chiacchierate esaurienti in finestra che guardare i telegiornali da quando c'è lei non è più così indispensabile, mi basta intercettarla tra le quattro e le cinque del pomeriggio e riesco a captare tutto quello che mi serve.
Oggi, per esempio, spiegava anche, sempre al suo interlocutore, che “quelli che so stati a casa come noi fino ad ora e che magari c'hanno il virus ma non sanno di averlo, adesso, visto che la gente sta a impazzi' ed esce di casa come se fosse tutto finito, magari escono pure loro e te saluto!”.
E insisteva ribadendo il concetto: “Cioè, così stamo da capo a dodici. Così non se finisce più!”.
Poi, lasciata la preoccupazione, ha iniziato ad apparire più lucida e analitica ed ha condiviso con l'interlocutore il suo personalissimo modello di approccio al problema: “Ce devono fa' il tampone a tutti! Non può essere che mo la gente esce e non sappiamo se è infetta o no. Ma te pare? Tampone a tutti quelli che escono. Se no non si esce!”.
Mi chiedevo cosa stesse pensando l'interlocutore. Se, come me, stesse ascoltando le teorie della signora dalla voce roca, trovandole tutto sommato giuste oppure se, magari, con gli auricolari alle orecchie, la stesse lasciando parlare facendo finta di ascoltare mentre si preparava un caffè o piegava i panni.
Anche la signora evidentemente deve aver avuto il mio stesso dubbio perchè, a un certo punto, dopo aver ripetuto un'altra strofa sul tema “Ma guarda questi, stanno tutti in giro!” è rimasta in silenzio per qualche secondo, per poi chiedere dubbiosa al suo interlocutore: “Scusa, ma che è 'sto rumore...? Dove stai?”.
Ovviamente non so cosa le abbia detto chi era dall'altra parte della cornetta, ma qualcosa mi dice che quel successivo “Ma che sei matto?!” della mia vicina dipendesse da una risposta tipo:
“So' uscito, Ma'. Non ce la facevo più”.
In foto, Fregene. Febbraio 2020
Ero talmente sicura di tornarci presto che l'ultimo scatto in una spiaggia l'ho fatto alle intarsiature del legno del lettino.
#risorgeremo #passerà #resistiamo #vinciamonoi #restiamouniti #andràtuttobene #iorestoacasa