Diciamo la verità, se tutto questo non fosse accaduto non è detto che chissà quale Pasquetta speciale e indimenticabile avremmo passato. Perchè noi esseri umani siamo un po' così: ingigantiamo quello che non abbiamo e minimizziamo ciò che abbiamo.
Sì, magari avremmo fatto una scampagnata, saremmo andati al mare, avremmo fatto un viaggetto, ma è altrettanto possibile che, viste le previsioni come al solito minacciose o la pigrizia che ci porta sempre a dire “vabbè, magari un'altra volta”, questa giornata non sarebbe trascorsa tanto diversamente da come è trascorsa oggi.
La differenza sostanziale è che non saremmo stati costretti in casa da una pandemia, e questo è un fatto. Ma non v'è certezza che saremmo stati soddisfatti della nostra Pasquetta e quindi non ha senso idealizzarla proprio adesso, immaginando tavolate nel bosco con 40 amici simpaticissimi che si passano le costolette alla brace dicendo “Mangia, non aspettarmi, che questa è bona calda”, aggravando 'sta situazione già insostenibile, no? Eccheccàzzo.
Oggi, quindi, è andata come è andata, senza grandi pretese, senza grandi drammi. Qui si è mangiato più o meno come ieri, si è giocato col quadrupede peloso, e si è riflettuto sull'uso dello slogan “Andrà tutto bene”. In molti si stanno chiedendo se non sia il caso di smettere di usare questa frase.
Certo, è ormai abbastanza chiaro a tutti che le cose non stanno andando proprio bene bene.
Forse la si potrebbe ampliare in “Andrà tutto bene, ma non benissimo”, sarebbe più aderente alla realtà però, che vi devo dire, io resterei del partito degli ottimisti. E non si tratta di volersi illudere o non di non voler guardare in faccia la realtà, ma di aggrapparsi con tutte le forze a quella energia positiva che ha attraversato il Paese e il mondo intero nei primi giorni di caos, quando c'era da prendersi per mano a distanza e basta, per non scivolare nella disperazione.
La necessità di questo approccio me l'ha confermata anche il film di supereroi che ho visto ieri sera. C'erano Batman, Wonder Woman, Flash, Acquaman, un altro strano ma una cifra forte e, come special guest, Superman. Vederli tutti insieme, impegnati a sconfiggere il mostro di turno mi ha fatto sentire meglio, non pensavo.
Non si è trattato ovviamente del miglior film che abbia mai visto e i dialoghi lasciavano molto a desiderare, ma devo confessare che quando la mitica Lois Lane chiosa nel finale “L'oscurità, la vera oscurità non è l'assenza di luce, è la convinzione che la luce non tornerà mai. Ma la luce ritorna sempre...” ho addirittura pensato che fosse una frase da oscar alla miglior sceneggiatura.
Sperare che torni presto la luce non la farà tornare prima, ma ci serve. Punto e basta. Poi viene tutto il resto e lo affronteremo, ma a quel punto non ci siamo ancora arrivati quindi per ora credere che tutto ciò che potrà andar bene ci andrà è l'unica arma che abbiamo.
Anche se vorrei tanto avere la frusta di Wonder Woman.
In foto l'inizio di un viaggio come tanti, niente di particolare. Visto ora sembra un'avventura meravigliosa
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