05 Apr
05Apr

Oggi è stata la domenica delle Palme, ma anche dei cespugli, delle ginestre, dell'erbetta, dei fiorellini di campo, delle querce, delle pinete, dei mari, delle spiagge, dei monti. Non solo oggi, diciamo che è tutto il periodo ad essere piuttosto florido per il regno vegetale e non solo. Anche gli animali, infatti, stanno godendo del pianeta come adolescenti con la casa libera nel weekend.

Oggi ho visto un cerbiatto giocare con le onde come facevo io appena un anno fa. Anzi due perchè l'anno scorso non ho fatto vacanze. La stessa energia, la stessa tenerezza, la stessa grazia. No, scherzo, io di solito mi lascio trasportare dalle onde. Comunque, in quell'entusiasmo bambinesco, quel simpatico quadrupede mi ha ricordato la stessa gioia e spensieratezza che è in grado di provare un essere umano.
E ho pianto.
Vabbè, ormai questo fatto non è indicativo, diciamo che c'è una sovraesposizione delle lacrime in questo periodo, però era per sottolineare un'emozione stavolta positiva in mezzo a tante altre negative, ecco.

Oggi in molti stanno comprendendo quanto la natura sia stata violentata dalla nostra ingombrante presenza. Qualcuno non lo capirà mai, purtroppo, e qualcun altro già ci vede un tornaconto personale ed è pronto a scattare con l'ombrellone in mano appena si allenteranno i controlli per accaparrarsi un angolo di ritrovato paradiso in quelle acque di solito super inquinate.
Però stavolta, forse, di fronte ai soliti zozzoni da spiaggia magari il fiato per rimproverarli platealmente e farli vergognare come dei ladri ci verrà fuori, chissà. Io personalmente non vedo l'ora. Che poi fossero solo loro a fare danni... E' evidente che se per un mese si ferma il mondo e la natura torna a respirare il problema siamo tutti. Ma questa è un'altra storia.

In molti si chiedono cosa pensino gli animali del fatto che siamo spariti dalla circolazione.
E niente, loro non ci pensano, semplicemente si godono il momento. Mi piacerebbe pensare che gli manchiamo un pochino, ma in fondo come potrebbero sentire la mancanza di un predatore arrogante e prepotente come l'essere umano?

Piante e animali stanno tornando ad abitare i nostri luoghi, quelli che noi per primi gli abbiamo sottratto. E il fatto che siano allegri e felici di riprendersi gli spazi perduti è la prova che non vivono altrove perchè gli piace di più il panorama o perchè gli affitti costano meno.

Tutto ciò è la dimostrazione che l'equilibrio tra ecosistemi, la convivenza "pacifica" tra noi e gli animali dipende solo dal fatto che loro hanno paura di noi e che noi semplicemente ci siamo imposti sul resto degli abitanti di questo pianeta considerandolo il Nostro mondo, considerandoci gli unici proprietari della Terra. Ma la verità, quella verità che abbiamo sempre saputo e che oggi in maniera molto semplice si palesa davanti agli occhi di tutti, è che questo pianeta non ci appartiene più di quanto non appartenga ad altre specie. Noi non l'abbiamo abitata questa terra, l'abbiamo occupata. Non abbiamo mai pensato di convivere davvero con le altre forme di vita, ma di dominarle, di mangiarle, di sfruttarle.

Lo so, non si può passare la vita a giocare con le onde insieme a un cerbiatto, ma diosanto una via di mezzo la potevamo pure trovare, no?

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In foto le onde del mare, che di solito ogni anno ad aprile se ne inizia a sentire il desiderio. Ma niente in confronto a quest'anno.

#vinciamonoi #restiamouniti #andràtuttobene #iorestoacasa

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